La Storia

Il grande gelso nel giardino della scuola media
che ha ispirato il logo dell’Istituto

Cecrope Barilli,
il pittore a cui è dedicato il nostro Istituto
Cecrope Barilli – Autoritratto

Cecrope Barilli nacque a Parma il 2 aprile 1839. Spinto dal padre, iniziò giovanissimo a dedicarsi agli studi pittorici alla scuola d’arte dove ebbe come maestro Francesco Scaramuzza, pittore accademizzante e convenzionale, da cui il giovane allievo, esuberante per temperamento, si scostò ben presto, preferendo una più immediata ed intima espressione figurativa. Partecipò come volontario alla guerra del 1859 e combatté valorosamente a Palestro.

Per completare la sua formazione artistica, soggiornò lungamente a Firenze, dove studiò, oltre ai contemporanei (soprattutto i macchiaioli), la pittura del Rinascimento, ed a Parigi, dove ebbe modo di frequentare Gustave Doré e di ottenere numerose commissioni.

Scoppiata nel 1870 la guerra franco-prussiana, tornò in Italia e si recò a Roma, dove rimase sino al 1876. Abile decoratore, la sua opera fu richiesta negli ambienti ufficiali romani (realizzò affreschi per la prefettura e la sala consigliare del palazzo municipale).

Nonostante l’evidente abilità decorativa dell’artista, la facilità e l’eleganza delle vaste composizioni, il suo fare più spontaneo e vivo si rivela nei quadri di soggetto e di genere: ritratti, contadinelle, paesaggi, dove unisce al ricordo della pittura francese quello della pittura napoletana e dei macchiaioli.

Nel 1877 dipinse il sipario del nuovo Teatro Comunale di Montecarotto. Nel 1878, nominato professore di figura all’Accademia di Belle Arti, tornò definitivamente a Parma, dove, sposato con Anna Adanti, ebbe tre figli: Amaldo, Bruno e Latino. Nel 1889 venne nominato direttore dell’Accademia Parmense di Belle Arti, e l’anno seguente venne eletto consigliere comunale di Parma.  In quegli anni dipinse numerosi ritratti che confermano la vena di intensa poesia dei primi tempi, oltre a intemi rustici, aie e animali.

Morì il 23 giugno 1911 a Parma.

Tra gli artisti che operarono a Parma nella seconda metà dell’Ottocento, Barilli rivela non solo una più vasta cultura di carattere nazionale ed internazionale, ma un fare più sciolto e vivo, una sensibilità che lo distingue dagli altri.

La maggior parte delle sue opere è oggi conservata presso collezioni pubbliche e private a Roma, a Parma e anche in altre città italiane e straniere: alcuni dipinti sono esposti nella Pinacoteca Stuard e nella Galleria Nazionale di Parma.

Cecrope Barilli – Giovane fanciulla romana con un mazzo di fiori